Questa informazione è chiara: per le e-bike “veloci” con targa (ufficialmente “motociclette”, chiamate anche S-pedelecs) valgono le stesse regole dei ciclomotori e quindi della guida di un’auto (vedere il link qui sotto). Inoltre, i caschi sono obbligatori e l’età minima è di 14 anni.
Per le biciclette normali e le biciclette elettriche “lente” (chiamate anche pedelec o ufficialmente “motociclette leggere”) la situazione è più complicata. Non ci sono regole ufficiali, ma spetta al guidatore decidere, perché se perlomeno va in bici con prudenza, mette in pericolo soprattutto se stesso. Inoltre, nel caso di una “aura” è di solito possibile reagire e fermarsi più rapidamente che al volante di un’auto. Dipende quindi molto dalla situazione individuale.
Si raccomanda una valutazione personale del rischio insieme al neurologo curante. Può essere utile aderire a certe restrizioni per ridurre i pericoli. Per esempio:
- Guidare solo nelle zone a traffico limitato o nei parchi.
- Guidare lentamente e con attenzione
- Evitare i tratti di strada ripidi o comunque pericolosi dove una caduta sarebbe più rischiosa.
- Andare in bici con un compagno
- Pedalare solo in un momento della giornata in cui di solito non si verificano le crisi.
Può anche essere utile usare un triciclo per eliminare il rischio di caduta.
È sempre un compromesso – alcuni sono prudenti e ne fanno a meno volontariamente, per altri senza una bicicletta si ridurrebbe molto la qualità di vita.
Pedalare con il casco dovrebbe essere comunque un dato di fatto, con l’epilessia ancora di più.